“Opificium Musicae. La Fabbrica Della Musica”

74° Ciclo di Concerti del Centro Organistico Padovano
Santuario Madonna Pellegrina
dal 6 al 27 ottobre 2023

“Opificium Musicae – La fabbrica della musica”

Al Santuario della Madonna Pellegrina in Padova, ritorna nel mese di ottobre 2023   il 74° Ciclo di concerti promosso dal C.O.P.  Centro Organistico Padovano nel suo 36° anno di attività. Il ciclo di concerti intitolato “Opificium Musicae – La fabbrica della musica” prende forma, come spiega la direttrice artistica Viviana Romoli, “con l’obiettivo di divulgare la cultura e renderla fruibile a tutti, senza esclusioni, per saziare la curiosità intelligente delle persone, per avvicinare anche i più giovani al mondo musicale, soprattutto organistico, in un’ottica di inclusione e di democrazia culturale”.

La rassegna, organizzata dal Centro Organistico Padovano e realizzata con il Patrocinio e Contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e la collaborazione di Asolo Musica nell’ambito del progetto Cantantibus Organis, Circuito Organistico Regionale, prevede quattro appuntamenti che vedranno avvicendarsi altrettanti importanti organisti e si svolgeranno come di consueto  di venerdì con inizio alle ore 21.00  ad ingresso libero e gratuito.

Quattro appuntamenti dal 6 al 27 ottobre 2023

Sarà il M. Giulio Piovani, organista titolare della chiesa evangelica valdese di Milano, ad aprire la rassegna venerdì 6 ottobre con un concerto dedicato al compositore irlandese C.V.Stanford. Il concerto è organizzato in collaborazione con la “The Stanford Society”.  

Seguirà venerdi 13 ottobre un concerto del duo “Riverberi” formato da Stefano Pellini all’organo e Pietro Tagliaferri al sax soprano.

Il   progetto “Riverberi” nasce nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e il compositore Massimo Berzolla, con l’idea di  accostare il sax soprano all’organo con un consapevole progetto musicale, creando un repertorio unico e affascinante.

Silvio Celeghin, renderà omaggio all’organista, compositore e docente Wolfango Dalla Vecchia (1923-1994) nel  centenario della nascita, venerdì 20 ottobre. Celeghin ha registrato in prima mondiale l’opera omnia per organo di Wolfango Dalla Vecchia.

Un interessante concerto di improvvisazioni tenuto dal giovane talentuoso Gabriele Agrimonti chiuderà la rassegna organistica venerdì 27 ottobre

Informazioni

Tutti i concerti di venerdì con inizio alle ore 21.00 ad ingresso libero e gratuito.

Profili

Giulio Piovani, organo

Giulio Piovani inizia giovanissimo gli studi musicali. Già laureato in Chimica presso l’università degli Studi di Pavia col massimo dei voti, nel 2005 consegue presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria il Diploma in Organo e Composizione Organistica con il massimo dei voti e la lode, nella classe di Giuseppe Gai. Ha frequentato corsi di specializzazione con Marie-Claire Alain, Ludger Lohmann, Roberto Antonello e Massimo Nosetti, docente con cui si è perfezionato presso il Conservatorio “F. Ghedini” di Cuneo, ottenendo il Diploma Accademico di Secondo Livello in Organo e Composizione Organistica con il massimo dei voti e la lode.

Ha ottenuto riconoscimenti in più concorsi nazionali ed internazionali.

Nel 2010 è stato nominato Consulente Diocesano per la tutela del patrimonio organario per la Diocesi di Vigevano; dal 2011 è organista titolare della chiesa evangelica valdese di Milano.

Ha inciso l’opera integrale per organo di Vincenzo Antonio Petrali (1830-1889) per l’etichetta Tactus in 6 CD + DVD, che ha ottenuto ampi consensi di critica (tra cui “5 diapason”), e l’opera integrale per organo di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) per l’etichetta Brilliant classic, in 3 CD, pure accolta più che favorevolmente dalla critica.

È membro della Charles Stanford Society, primo italiano a farne parte.

È titolare della cattedra di Organo principale presso il conservatorio “V. Bellini” di Catania.

Progetto Riverberi: Stefano Pellini (organo) e Pietro Tagliaferri (sassofono)

Il progetto “Riverberi” nasce nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e il compositore Massimo Berzolla, con l’idea accostare il sax soprano all’organo con un consapevole progetto musicale, creando un repertorio unico e affascinante. Nel 2009 la formazione si è rinnovata con l’organista Stefano Pellini e con l’apporto della sua esperienza e cultura. L’attività del Duo si è sviluppata in circa duecento concerti negli Stati Uniti, in Messico, Polonia, Austria, Germania, Spagna e nelle più prestigiose Rassegne organistiche italiane, riscuotendo ovunque unanime consenso. Cinque sono le realizzazioni discografiche per Stradivarius ed Elegia Records (il Cd monografico su Bach inciso per Elegia ha riportato il giudizio di “eccezionale”), con critiche degne di nota sulle più importanti riviste specializzate, dove Riverberi ha dimostrato la propria duttilità in un vasto repertorio che abbraccia un arco temporale dal Rinascimento alla contemporaneità.

Silvio Celeghin, organo

Diplomato in Pianoforte, Organo e Clavicembalo col massimo dei voti a Padova e Castelfranco Veneto (Tv), si perfeziona con V. Pavarana e F. Finotti. Partecipa a corsi con J. Guillou, L. F. Tagliavini, O. Latry; suona col trombettista F. Maniero;  collabora dal 1999 con  “I Solisti Veneti”, con i quali ha inciso Cd e DVD. Suona con l’OPV, Maggio Musicale Fiorentino, Milano Classica, La Fenice di Venezia, Simon Bolivàr di Caracas, Orchestra Regionale Toscana, Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma; con quest’ultima è stato organista e solista nelle stagioni 2021/2022/2023”. Nel 2003 suona all’inaugurazione de “La Fenice”,  diretto da R. Muti e M. Viotti.  Ha inciso per Tring, Velut Luna, Artis Records, Warner Fonit, Azzurra Music, Bottega Discantica, Nalesso Records, RAI Trade, Stradivarius, Tactus. Ha registrato in prima mondiale l’opera omnia per organo di W. Dalla Vecchia. Esce nel 2005 “Il Duello”, inciso a due organi nella Basilica dei Frari a Venezia. Nel 2007 è organista alla prima de “La Révolte des Orgues” di J. Guillou.  Nel 2010 è in Venezuela dal M° Abreu con l’Orchestra  “S. Bolivar”. Nel 2013 esce il CD “Vivaldi – Concerto a due organi”  distribuito dalla rivista Amadeus. Con F. Iannella ha registrato in prima esecuzione “G. VERDI – Sinfonie per organo a 4 mani”. E’ Dir. Art. dell’Ass.  Marzorg Servizi di Noale. Si esibisce in importanti sedi italiane e Festival in Francia, Inghilterra, Svizzera, Polonia, Olanda, Portogallo,  Austria, Bulgaria, Croazia, Turchia, Svezia, Belgio, Spagna, Ungheria, Messico, Finlandia, Germania, Russia, Venezuela, Corea, Brasile, Cina, Libano (www.silvioceleghin.it).  E’ docente al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Gabriele Agrimonti, organo

Nato a Parma nel 1995, Gabriele Agrimonti è un organista, improvvisatore e compositore italiano residente a Parigi. Dal 2022 ricopre ufficialmente l’incarico d’organista titolare e direttore artistico dell’organo J. Merklin (1881) della chiesa nazionale di San Luigi dei Francesi a Roma.

Avvicinatosi alla musica a 11 anni, si diploma nella classe d’organo del M. Mario Verdicchio presso il conservatorio “A. Boito” di Parma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, all’unanimità della giuria.

A soli 13 anni viene nominato organista co-titolare della Basilica Magistrale di S. Maria della Steccata di Parma, accolto dal titolare Ugo Leoni.

Viene ammesso nel 2016 al Conservatorio di Parigi dove tutt’ora prosegue la sua formazione nelle prestigiose classi di improvvisazione, écriture ed orchestrazione, seguito da personalità di spicco a livello internazionale come T. Escaich, L. Fassang, T. Ospital, T. Lacôte…

Attraverso numerose masterclass ha avuto occasione di beneficiare dei consigli di altre stelle del mondo organistico come O. Latry, J. Guillou, Y. Hékimova…

Si distingue in concorsi internazionali di improvvisazione, risultando vincitore del primo premio ai concorsi di Haarlem (all’unanimità della giuria) in Olanda, St Albans in Inghilterra, Parigi e Strasburgo in Francia. Si afferma come primo italiano assoluto ad aver ricevuto questi riconoscimenti, dagli anni stessi delle fondazioni dei concorsi. Per l’interpretazione, ottiene il primo premio ed il premio del pubblico al concorso Xavier Darasse di Tolosa (categoria “organo sinfonico”), in Francia, e per la composizione i premi del pubblico e del pubblico di internet al concorso Saint-Sulpice 2021 a Parigi.

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