Musikè conclude la sua quinta edizione con l’Otello del Balletto di Roma
Sabato 19 novembre alle 21.00 all’Auditorium Comunale “Andrea Ferrari” di Camposampiero (PD) ultimo appuntamento con la quinta edizione di Musikè. In scena il Balletto di Roma con l’Otello di Shakespeare su musiche di Dvořák, con la coreografia di Fabrizio Monteverde e Josè Perez nel ruolo del titolo. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.rassegnamusike.it
Si chiude all’insegna della danza la quinta stagione di Musikè, la rassegna itinerante promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Un’edizione di successo che, da aprile a novembre, ha fatto il pieno di pubblico nei quattordici eventi a ingresso gratuito dislocati nelle province di Padova e Rovigo, grazie a una scelta culturale ampia e diversificata che ha visto coinvolti musicisti, cantanti, attori e ballerini di prima grandezza, insieme a giovani talenti emergenti.
Lo spettacolo di chiusura, sabato 19 novembre alle 21.00 all’Auditorium Comunale “Andrea Ferrari” di Camposampiero (PD), celebra i 400 anni dalla morte di Shakespeare chiamando sul palco il Balletto di Roma in una delle produzioni di maggior successo della compagnia: l’Otello su musiche di Dvořák, con Josè Perez nel ruolo di Otello e Roberta De Simone nel ruolo di Desdemona. Le coreografie e le scene portano la firma di Fabrizio Monteverde, considerato uno dei migliori coreografi italiani. La danza moderna che rivista un classico del teatro: in questo modo, nel cartellone 2016 di Musikè Shakespeare chiude sia la prima che la seconda parte della rassegna, dopo il Sogno di una notte di mezza estate proposto a giugno.
Fabrizio Monteverde ha rivisitato il testo shakespeariano lavorando sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti tra i personaggi. Il triangolo Otello-Desdemona-Cassio è tale a causa degli intrighi di Iago, ma ancor più a causa delle maschere che ognuno dei personaggi indossa: quel “non detto” con cui la ragione continuamente combatte il sentimento.
L’ambientazione in un moderno porto di mare – un dichiarato omaggio al Fassbinder di Querelle de Brest – chiarisce l’intuizione di base dello spettacolo: se Otello è un “diverso”, un outsider, non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere “straniero”, è altrettanto vero che la banchina di un porto è una sorta di zona franca, un limbo in cui si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversità in cui tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lì, nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso e il barbaro smettono di esistere come differenze. La stessa presenza del mare suggerisce i moti delle passioni con la loro tempestosa ingovernabilità, gli slittamenti progressivi e inevitabili nei territori proibiti del Piacere, della Gelosia e del Delitto.
Precoce dramma romantico, come testimoniano l’entusiastico giudizio di Victor Hugo e il melodramma di Giuseppe Verdi, l’Otello shakespeariano ben si presta alla lettura elaborata dal Balletto di Roma, dove anche la musica di Dvořák trova una pertinente e salutare collocazione, fungendo spesso da contrappunto ironico all’azione dei personaggi.
ll ruolo del protagonista è affidato a Josè Perez, primo ballerino in diverse compagnie internazionali (tra cui quelle di Torino, Dresda ed Edimburgo), vincitore dei più importanti premi internazionali della danza e noto al grande pubblico italiano in quanto componente del cast di ballerini professionisti della popolare trasmissione televisiva “Amici” di Maria De Filippi.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.rassegnamusike.it
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