Giornata FAi d’Autuno. Gli appuntamenti in Veneto

GIORNATA FAI D’AUTUNNO
CENTINAIA DI LUOGHI IN TUTTA ITALIA
CON VISITE A TEMA

Domenica 15 ottobre 2017
170 itinerari tematici in tutta Italia a cura dei Gruppi FAI Giovani  

In Veneto da non perdere: A Venezia l’itinerario dal titolo “Venezia nascosta” che comprende la Basilica di San Pietro di Castello, la Torre di Porta Nuova dell’Arsenale della Serenissima e il Complesso del Pio Loco delle Penitenti. A Portogruaro (VE) si snoderà un percorso storico/artistico all’interno delle mura cittadine alla ricerca di opere d’arte di artisti locali in una cornice di musica e poesia. In provincia di Padova, a Montagnana, saranno aperti Palazzo Sanmicheli, il cinquecentesco Palazzo degli Uberti e l’elegante Villa Pisani Placco, progettata dal Palladio. A Belluno il FAI Giovani propone un itinerario alla scoperta del genio di Mario De Donà, in arte Eronda, artista grafico attivo nella seconda metà del ‘900. In provincia di Verona, l’appuntamento è a Lazise sul Lago di Garda, visitandone le porte, il municipio, le chiese, la dogana e la rocca e ripercorrendo le tappe che hanno portato un piccolo paese di lago ad essere il primo libero comune d’Italia. In provincia di Rovigo, protagonista Trecenta, paese di origini romane che ha attraversato tempi d’oro rimbalzando fra le proprietà del Papato e delle più nobili famiglie Ferraresi e Bolognesi che hanno dominato i loro territori. A Villaverna, provincia di Vicenza, visita guidata a Villa Ghellini Dall’Olmo, Villa Martinengo Spiller e Villa Verlato Putin. Treviso, infine, privilegia alcuni dei suoi luoghi simbolo, quali la Chiesa di san Giovanni Battista, la Sala del Capitolo del Seminario Vescovile e Ca’ Sugana, sede del Municipio. L’elenco completo degli orari e delle aperture è disponibile sul sito www.giornatefai.it

Soffermare l’attenzione sulla piazza che attraversiamo per andare al lavoro o conoscere come vivevano i proprietari dell’elegante villa che scorgiamo dal balcone di casa. Sono modi diversi di scoprire la nostra città da punti di vista nuovi e il FAI – Fondo Ambiente Italiano ci invita a rinnovare il nostro sguardo sull’Italia partecipando, domenica 15 ottobre 2017, alla Giornata FAI d’Autunno, realizzata dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva dal 1° al 31 ottobre

«Ad ottobre, torna “Ricordiamoci di salvare l¹Italia”, la campagna nazionale di raccolta fondi per permettere al FAI di prendersi cura del patrimonio straordinario del nostro paese: domenica 15, prende il via la giornata d¹Autunno, in cui le città del Veneto insieme a quelle d¹Italia aprono i loro tesori più sconosciuti, con percorsi originali,  organizzati dai Gruppi FAI Giovani– ha sottolineato Ines Lanfranchi Thomas, presiedente FAI Veneto- Partecipate perché dobbiamo conoscere, difendere e proteggere il nostro territorio. Lo possiamo fare a fianco del FAI».

In tutta Italia saranno 3.500 i volontari che accompagneranno i visitatori a seguire i percorsi tematici scelti per ogni città. Alla scoperta di luoghi inaccessibili o poco valorizzati, legati da una tematica comune – la musica, le tradizioni artigiane, il panorama urbano dall’alto – e raccontati dallo spirito entusiasta dei giovani.

VENEZIA E PORTOGRUARO

Ha il nome significativo di “Venezia nascosta” l’itinerario proposto quest’anno dal Gruppo Giovani e la Delegazione FAI di Venezia. Nel corso della giornata sarà possibile visitare la Basilica di San Pietro di Castello, sede vescovile dipendente dal patriarcato di Grado dal 775 al 1451, poi cattedrale e sede patriarcale fino al 1807, quando il titolo passò a San Marco. La basilica di San Pietro sorge nell’antica isola di Olivolo, ora Castello, in quello che fu il primo insediamento abitativo e il primo centro religioso, politico e commerciale della città. [orario 11:30 – 17:00, ultimo ingresso 16:30. Alle ore 11.30, possibilità di visita in LIS-Lingua dei Segni Italiana su prenotazione all’indirizzo: faigiovani.venezia@fondoambiente.it]

Cuore dell’industria navale veneziana a partire dal XII secolo, l’Arsenale rappresenta l’esempio più importante di grande complesso produttivo a struttura accentrata dell’economia preindustriale. La Torre di Porta Nuova, visitabile domenica, risale alla prima metà dell’800 e aveva lo scopo di contenere le altissime braccia meccaniche che consentivano l’alberamento delle navi di grandi dimensioni. [orario 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso 17:00). Possibilità di raggiungere la Torre mediante servizio navetta gratuito dal Giardino delle Vergini, con partenze ogni 20 minuti.]

Il Complesso del Pio Loco delle Penitenti, fondato nel 1703 da Giovanni Badoer, era, invece, un Istituto laico nato per accogliere e redimere le ex prostitute. Nel 1730, su progetto di Massari, iniziò la costruzione della nuova sede, organizzata in modo tale da essere autosufficiente, con orti e cisterne per l’acqua. [orario 10:00 – 13:00 / 14:00 – 17:00]

La Delegazione Fai di Portogruaro (VE) propone, invece, un percorso storico artistico all’interno delle mura cittadine alla ricerca di opere d’arte di artisti locali in una cornice di musica e poesia. L’antico e il contemporaneo si intrecciano quali testimonianze di un passato e di un presente frutto della creatività dell’uomo e in quanto beni preziosi da custodire e tutelare. Per l’intera giornata saranno previsti momenti dedicati agli adulti e altri espressamente pensati per i bambini. I più grandi potranno seguire un percorso all’insegna dell’arte dove una serie di luoghi diventeranno location per esposizioni di opere d’arte contemporanea di artisti locali e palcoscenici di letture in prosa e poesia con intrattenimento musicale a tema. Bimbi e famiglie saranno protagonisti di una vera e propria caccia al tesoro, con indovinelli e “premio” alla fine del percorso, ambientata in località segrete di Portogruaro. Infine, in Piazza della Repubblica, verranno posizionati degli stand enogastronomici di cui metà del ricavato verrà donato al FAI.

MONTAGNANA (PADOVA)

Il borgo di Montagnana viene spesso ricordato per la sua lunga cinta muraria, simbolo del Medioevo. Tuttavia, nel ‘500 è stata uno dei centri della rivoluzione architettonica ad opera dei più importanti architetti veneti di tutti i tempi: Michele Sanmicheli e, su tutti, Andrea Palladio. L’itinerario proposto dal FAI vuole far riscoprire alcuni di questi gioielli architettonici. A cominciare dal Palazzo del Comune, costruito a partire dal 1537 su progetto di Michele Sanmicheli. Ricostruito dopo un grave incendio nel 1595, del disegno originale rimane il porticato del pian terreno, caratterizzato da volte e crociera e decorato con mascheroni, e il caratteristico slancio verticale della facciata. L’edificio si presenta come un bel riassunto dell’architettura veneta finora sperimentata, con rimandi e influssi che portano al Sansovino, al Trissino e al Palladio. [orario 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)]

Il nucleo centrale di Palazzo degli Uberti risale al Cinquecento, quando Antonio degli Uberti, lontano parente del Farinata citato da Dante, si fece costruire il suo palazzo rinascimentale nel centro di Montagnana. Della costruzione originaria rimane solo il soffitto dell’ingresso, caratterizzato da una modesta decorazione pittorica arricchita da piccoli stemmi. Alla fine del Settecento la proprietà del palazzo passa alla famiglia Foratti, i quali, seguendo la moda del XIX secolo, commissionano l’esecuzione di pitture murali a tempera per il salone del piano superiore. [orario 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)]

Dedicata ai soli soci Fai, infine, è la visita a Villa Pisani Placco, progettata da Andrea Palladio per dare a Francesco Pisani il suo palazzo alle porte della città. Terminata entro il 1555, Villa Pisani è uno dei massimi esempi di architettura cinquecentesca, tanto da essere raffigurata all’interno dei celebri “Quattro libri dell’architettura” dello stesso Palladio. [orario 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)]

BELLUNO

Il Gruppo Giovani di Belluno dedica la “Giornata FAI d’Autunno” a Mario De Donà, in arte Eronda, artista grafico attivo nella seconda metà del ‘900. De Donà si è occupato di tutte le espressioni del visual design, privilegiando un’attività che è corsa parallela tra grafica applicata e grafica artistica. Comunicazione corporate, humor graphic, marchi di grandi aziende: questo e molto altro è stato il “grafico di periferia” più poliedrico attivo a Belluno. In città rimangono molte testimonianze del suo lavoro come il grande murales dipinto negli anni’60 per la allora sede dell’Ascom che decora la parete di fondo della Sala Dolomiti in Camera di Commercio. [orario 10:00 – 12:00 / 14:00 – 17:00]; Il graffito per l’ex pescheria Poletto, forse la prima testimonianza di opera grafica pensata appositamente per un locale commerciale, nell’attuale sede bellunese della Fondazione Cariverona [orario 10:00 – 12:00 / 14:00 – 17:00]; il Parco Comunale, di cui Eronda disegnò il progetto di riorganizzazione del verde pubblico del Parco Comunale e della sua segnaletica [orario 10:00 – 12:00 / 14:00 – 17:00]. Infine, in occasione della giornata FAI 2017, Bortoluzzi, amico di Eronda che per lui ideò e disegnò il marchio istituzionale, lo stesso che ancora oggi apre le porte dell’azienda, presenterà varie opere originali dell’artista e diversi suoi lavori, custoditi dalla famiglia Bortoluzzi, insieme ai tanti aneddoti personali, testimonianza di quell'”arte come mestiere”, di cui Eronda fu indiscusso portavoce. [orario 10:00 – 12:00 / 14:00 – 17:00].

LAZISE (VERONA)

L’itinerario veronese vuole valorizzare tutti quei luoghi che solitamente fungono da cornice all’incantevole paesaggio lacustre del Lago di Garda. Visitando le porte, il municipio, le chiese, la dogana e la rocca, si ripercorreranno le tappe che hanno portato un piccolo paese di lago ad essere il primo libero comune d’Italia.

La costruzione della Chiesa di San Nicolò al Porto risale al 1110. Unita al porto mediante un porticato, usato per lo scarico delle merci e attività notarili, creava un unicum con la Dogana. Lasciata all’incuria del tempo, la chiesa venne restaurata nel 1953 consentendo il recupero di lacerti di affresco, di scuola giottesca e una Madonna bizantina. [orario 10:00 – 18:30 (ultimo ingresso 16:30)].

Di periodo romanico è la Chiesa Parrocchiale di Santi Zeno e Martino, la cui presenza è attestata in un documento del 1295. La struttura fu ampliata a partire alla fine nel ‘700 e i lavori proseguirono con alterne vicende fino a tutto l’800. Attualmente la struttura ricorda quella veneziana del redentore. [orario 10:00 – 18:30 (ultimo ingresso 16:30)].

L’originario abitato urbano di Lazise è definito dalla cinta muraria, in gran parte ancora integra -domenica sarà possibile visitare anche Porta San Marco e Porta San Zeno – e dalla Rocca Scaligera, costruita alla fine del 1300 dagli Scaligeri a partire da Cansignoro, su preesistenti difese del IX secolo. La rocca fu ceduta alla fine del 1500 al Comune che la rivendette ai Fontana nel 1800. Fu poi rivenduta nuovamente ai Buri che iniziarono la costruzione della villa e la creazione di un grande parco romantico, perfetto nelle sue caratteristiche con un’autentica rovina medievale che si rispecchia nel lago. [Ingresso riservato ai soci FAI, orario 10:00 – 18:30 (ultimo ingresso 17:30)].

Interessante la storia anche del Palazzo Comunale, all’interno del quale si trovano i resti di un’antica torre, più antica di quelle della rocca scaligera. Oggi raccoglie i frammenti di storia italiana, passata e recente. Dalle prime bandiere, ai primi diplomi imperiali concessi dalla comunità di Lazise (Ottone II, 983, Enrico IV, 1077, Federico Barbarossa, 1184, Ottone IV, 1210) che permisero al comune di fregiarsi del titolo di “primo comune libero” [orario 10:00 – 18:30 (ultimo ingresso 16:30)].

TRECENTA (ROVIGO)

La Delegazione di Rovigo offre domenica un percorso tematico dedicato Trecenta, un paese di origini romane che ha attraversato tempi d’oro rimbalzando fra le proprietà del Papato e delle più nobili famiglie Ferraresi e Bolognesi che hanno dominato i loro territori. Un viaggio ricco di storia e leggende, ripercorso fra la natura, ville e monumenti arrivati ai giorni nostri. La Chiesa di San Giorgio Martire fu costruita su disegno di Vincenzo Santini e rientra nella tipologia barocca ferrarese del Settecento. Interessanti gli 11 altari, due dei quali conservano tele di Carlo Bononi (“Adorazione dei magi”, “San Pietro e San Paolo”) importante pittore ferrarese al quale la città di Ferrara dedicherà una mostra a Palazzo diamanti a partire dal mese di ottobre. [orario 09:30 – 10:30 / 13:30 – 17:00]

Ai due artisti è legato anche l’Oratorio di Santa Chiara, sorto nel 1709 su progetto di Santini, che conserva nel coro una tela di Bononi “Madonna col bambino tra San Sebastiano e San Rocco”; questa immagine ritenuta miracolosa si portava in processione nella chiesa parrocchiale. [orario 09:30 – 12:30 / 14:00 – 17:00]

Ascrivibile ai moduli costruttivi del secondo rinascimento di architettura tipicamente emiliana è Palazzo Pepoli, comunemente chiamato “El Palazzon”, uno fra i più interessanti edifici della zona. L’edificio risale al XVI secolo ed è sorto sulle fondamenta di un castello, possedimento della Famiglia dei Contrari, ereditato poi dalla Famiglia Pepoli di Bologna nell’ambito del Ducato di Ferrara. Ultima proprietaria del palazzo la Famiglia Spalletti, la quale nel 1987 ha donato il fabbricato alla Regione del Veneto per il suo recupero e valorizzazione. [orario 09:30 – 12:30 / 14:00 – 17:00].

Da non perdere anche la visita naturalistica ai Gorghi di Trecenta, cavità naturali, che alimentate dalle sorgive di un vecchio alveo del Po, hanno creato piccoli laghetti in un ambiente particolarmente ricco di vegetazione, piante acquatiche e fauna. [orario 09:30 – 12:30 / 14:00 – 17:00].

VILLAVERLA (VICENZA)

Il Gruppo Fai di Vicenza invita, invece, a scoprire i tesori di Villaverla. L’attuale toponimo ha origine nel XIII secolo quando la famiglia dei Verla acquisì maggiore importanza sul territorio. Tra gli edifici civili è di primaria importanza Villa Verlato-Putin, edificata tra il 1574 e il 1576 da Vincenzo Scamozzi su incarico di Leonardo Verlato per farne la residenza di famiglia. Gli interni della villa conservano tuttora ampie sale, tutte adorne di decorazioni ad affresco, attribuite principalmente a Gerolamo Pisani. [orario 09:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30)].

Villa Ghellini, ora del Comune, è forse l’opera più importante dell’architetto vicentino Antonio Pizzocaro. La lunga facciata della villa, iniziata nel 1664 ampliando e inglobando l’antica villa gotica, di cui restano alcune sale di grande valore artistico, racchiude in realtà una bella corte porticata dove prospetta la facciata della villa vera e propria che non ebbe mai definitivo compimento. Da non perdere la “sala dei caminetti” e alcune sale, anche al primo piano, alle quali si accede mediante una scenografica e barocca scalinata arricchita da statue oggetto del recente restauro. [orario 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)]

Risale alla fine del 1500 l’attuale struttura di Villa Martinengo Spiller. La famiglia Martinengo giunse a Villaverla da Brescia e acquistò dalla famiglia Da Porto alcuni edifici, parte dei quali in seguito furono abbattuti per ottenere uno spazio sufficiente ad una più rappresentativa dimora. Una parte, invece, fu inglobata nella nuova costruzione, in continuazione dal lato occidentale dove, dalla Verlata che scorre accanto, si nota su un lungo tratto di muro una caratteristica cornice a dente di sega, che indubbiamente risale al XIV secolo. [ingresso 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30)].

TREVISO

In occasione della Giornata Fai d’Autunno, i giovani di Treviso hanno organizzato visite guidate nei luoghi simbolo della città. A cominciare da Ca’ Sugana, attuale sede del Comune. Palazzo Sugana in Cornarotta si innestò su un palazzo preesistente e assunse la forma attuale nei primi anni dell’Ottocento. La disposizione dei suoi ambienti ricalca il tipico modulo della casa di abitazione signorile veneta: un atrio molto ampio al pian terreno, la scala al centro di uno dei lati, un salone centrale al primo piano su cui si aprono le sale “nobili”. In fase di ristrutturazione sono stati rimessi in luce affreschi decorativi, stemmi, festoni e figurazioni. Ad ornamento degli ambienti di rappresentanza nei vari locali vengono esposte a rotazione opere del Museo Civico. [orario 10:00 – 12:30 / 14:30 – 18:00].

Di notevole pregio è la Sala del Capitolo, dell’ex convento di San Nicolò attualmente Seminario Diocesano di Treviso. Sotto il soffitto ligneo, al di sotto di una fascia decorativa a fogliami, un ciclo di affreschi ricopre per intero la parte superiore di tre pareti e parte della quarta ove al centro è raffigurata una Crocifissione che risale al 1250. Il Ciclo che rappresenta quaranta personaggi illustri dell’Ordine Domenicano fu commissionato a Tomaso da Modena dai Domenicani molto probabilmente nella persona di fra’ Fallione che desiderava celebrare l’Ordine in occasione del Capitolo Generale dell’Ordine che si pensava si sarebbe tenuto a Treviso, cosa che poi non avvenne. Incaricato dunque nel 1351, Tomaso completò l’opera nel giro di un anno, esattamente nel 1352, come attesta l’iscrizione, purtroppo oggi molto rovinata, posta, una volta entrati nella sala, sul lato destro del portale ove compare anche il nome dell’artista. [orario 10:00 – 12:30 / 14:30 – 18:00].

Di epoca poco precedente a quella dell’antico Duomo romanico, doveva essere la Chiesa di San Giovanni Battista, della quale oggi rimane un edificio in laterizio con paramento a vista che sorge su un alto zoccolo segnato da blocchi di trachite La chiesa, che già dopo il 1222 in seguito ad un terremoto subiva un primo restauro, venne a più riprese rimaneggiata. Nel XIV o XV secolo alla chiesa furono addossati degli edifici sul fianco e sulla facciata. La casa sul davanti, come ricordava un’iscrizione dipinta sulla facciata, fu demolita nel 1815; gli edifici sul fianco settentrionale sono stati demoliti nel 1935. Sul lato che dà su Calmaggiore si trova una mezzaluna rappresentante l’Agnus Dei, XII-XIII secolo, restaurato recentemente dal Gruppo FAI Giovani Treviso. [orario 10:00 – 12:30 / 14:30 – 18:00].

L’edizione 2017 di Giornata FAI d’Autunno è possibile grazie al contributo di CityLife, per il secondo anno sponsor dell’iniziativa per la regione Lombardia, di Gruppo Hera, una delle principali multiutility italiane che eroga servizi ambientali, idrici ed energetici in oltre 350 Comuni del centro-nord Italia che sarà al fianco della Fondazione in qualità di sponsor per la città di Bologna e di DHL Express Italy, che come logistic partner, garantirà la movimentazione di tutti i materiali durante l’evento.

Con il Patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e di Responsabilità Sociale Rai. Con la media partnership di Rainews 24 e Rai TGR.

Grazie a Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, Istituzioni Pubbliche e Private, ai privati cittadini e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione, oltre alle 120 Delegazioni, ai 92 Gruppi FAI e ai 86 Gruppi FAI Giovani, e alle migliaia di volontari che con il loro lavoro capillare e la loro collaborazione rendono possibile l’evento.

Per informazioni: www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02 467615399

 

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