E se l’amore fosse un’operetta?

53ma Stagione concertistica 2018/2019
Tempi e tempeste

Giovedì 14 febbraio 2019 Auditorium Pollini – ore 20.45
Orchestra di Padova e del Veneto
Direttore, Laurent Campellone
Soprano, Jodie Devos

La collaborazione tra l’OPV e il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française si rinnoverà giovedì 14 febbraio all’Auditorium Pollini di Padova con il ritratto monografico dedicato a Offenbach: una brillante selezione di ouverture e arie di coloratura per un San Valentino ‘alternativo’ che vedrà protagonisti il soprano Jodie Devos e il direttore d’orchestra Laurent Campellone. Per l’occasione l’OPV metterà a disposizione 14 coppie di biglietti in promozione “2×1”.

Jodie Devos, Soprano
Jodie Devos, Soprano

La 53a stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto prosegue, all’Auditorium Pollini di Padova, il 14 Febbraio 2019, giorno di San Valentino, con un concerto tutto dedicato a Jacques Offenbach e alle sue arie per soprano leggero. Sarà un concertomirabolante, perché le parti che Offenbach, nelle sue operette, assegna al «soprano di coloratura» – voce eterea e agilissima, vero trait d’union di tutti i suoi lavori – sono spesso virtuosistiche al limite del pirotecnico. Ad eseguirle sarà la pluripremiata Jodie Devos, cantante francese dalla voce luminosissima e dalla tecnica brillante, molto richiesta per questo tipo di ruoli – è uscito il mese scorso il CD Offenbach Colorature.  Alla direzione ci sarà Laurent Campellone, acclamato interprete del repertorio sinfonico che si è fatto promotore di una riscoperta del repertorio lirico francese del XIX secolo come Direttore Musicale dell’Opéra e dell’Orchestre Symphonique De Saint Etienne.

San Valentino è la giornata dell’amore romantico: e di innamoramenti e liaisons incrociate abbondano le trame dei lavori di Offenbach. Ma sono amori spesso leggeri e volubili, adatti ad un pubblico borghese smaliziato e un po’ disincantato come quello che frequentava i vari teatri in cui quei lavori venivano rappresentati, a cominciare dal Théâtre des Bouffes-Parisiens, fondato dallo stesso Offenbach lungo gli Champs-Élysées. Un pubblico desideroso di divertirsi e disposto, per questo, a lasciarsi pure canzonare: è infatti del pubblico che si prende gioco la Corilla, «famosa cantante» innamorata proprio di un Valentin, nell’operetta Vert-Vert (“qualche ah è tutto ciò che mi serve”) per strappare un applauso. Malizia, disincanto e voglia di divertirsi pervadono anche il rondò di Ciboulette (Erba Cipollina), ragazza orfana ed emancipata, in Mesdames de la Halle, e la Tyrolienne di Rosita, che cerca di convincere un’amica a dimenticare i dispiaceri e a tornare a danzare, nell’atto unico Un mari à la porte.

Laurent Campellone, Direttore
Laurent Campellone, Direttore

Ma la burla e l’allegria non rappresentano gli unici caratteri della produzione di quello straordinario innovatore del linguaggio «comico» e anticipatore del musical, nato esattamente 200 anni fa, che fu Jacques Offenbach. Non di rado dietro a uno scoppio virtuosistico trapela un fenomeno isterico, un lato perturbante. È quanto succede nell’aria Les oiseaux dans la Charmille da Les Contes d’Hoffmann, opera in cui la soprano di coloratura è Olympia, donna che scopriamo essere in realtà un automa. E non di rado le linee vocali si piegano a una grande dolcezza, come in La mort m’apparaît souriante, aria d’Eurydice da Orphée aux enfers – opera di cui verrà eseguita anche l’Ouverture, che nel ritmo trascinante anticipa il celeberrimo Can-can conclusivo. Un repertorio, insomma capace di toccare, sempre in chiave vivace e disinvolta, molte corde dell’animo umano, e in quanto tale meritevole di essere esplorato – come avviene in quest’occasione – anche nei suoi segmenti meno conosciuti. Con questo concerto prosegue infatti la collaborazione fra l’OPV e il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française di Venezia, che ha condotto un lavoro di riscoperta di brani inediti o rari usciti dalla penna del «padre dell’operetta».

In occasione della festa degli innamorati, l’OPV metterà a disposizione 14 biglietti “2×1” a 25€ ciascuno (anziché 50€) che le coppie interessate potranno richiedere all’indirizzo biglietteria@opvorchestra.it entro le ore 14 del giorno del concerto (fino a esaurimento delle disponibilità).

Il concerto sarà anticipato dalla prova generale aperta al pubblico alle ore 10.30 e da una introduzione all’ascolto con i protagonisti della serata alle ore 19.45 sempre in Auditorium.

La Stagione concertistica è realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione del Veneto, del Comune di Padova e di Fondazione Antonveneta.

Biglietti 53a Stagione concertistica 8-25€
Prove generali 3-8€
In vendita online su www.opvorchestra.it (solo biglietti interi), da una settimana prima del concerto presso Gabbia Dischi (via Dante, 8) e al botteghino dell’Auditorium la sera del concerto dalle ore 20.00.

Info
T. 049 656848-656626
www.opvorchestra.it.

Scarica il comunicato stampa

INTERPRETI

Laurent Campellone, direttore

Laurent Campellone

Laurent Campellone ha studiato direzione d’orchestra a Parigi. Ancora molto giovane, è stato nominato direttore assistente all’Opéra di Tolone, completando poi la sua formazione con Christoph Eschenbach. All’età di 29 anni, ha vinto all’unanimità il primo premio al Concorso internazionale di Spoleto (Italia). Da allora è stato invitato a dirigere numerose opere e concerti sinfonici, alla Deutsche Oper di Berlino, all’Opera di Manaus, a Sofia, al Bolshoi di Mosca, a Marsiglia, Spoleto, Tolone, Nantes e Angers, Bordeaux, Bogotá …

A lungo Direttore Musicale dell’Opéra e dell’Orchestre Symphonique De Saint Etienne, Laurent Campellone ha rilanciato una politica di riscoperta del repertorio lirico francese del XIX secolo, con Massenet (Saffo, Le Jongleur de Notre Dame, Ariane, Le Mage …), Gounod (La Reine de Saba, Polyeucte), Lalo (Le Roi d’Ys) … Questa passione per le rarità del repertorio francese non eclissa le sue letture, acclamate e apprezzate dalla stampa internazionale, delle partiture del grande repertorio, in particolare italiano.

Laurent Campellone dirige alla Novaya Opera Theater di Mosca, all’Opéra di Monte Carlo, ad Avignone, a Oman (Muscat) ed è stato invitato a partecipare alla riapertura dell’Opéra Comique a Parigi. Si esibisce regolarmente alla testa di numerose orchestre, quali la Münchner Rundfunkorchester (Orchestra della Radio Bavarese), l’Orchestra Nazionale del Brasile, la New Russia State Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Dublino, l’Orchestra Nazionale di Tolosa, la Sofia Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Nazionale dell’Opera di Nancy, l’Orchestra Filarmonica di Nizza, ed è regolarmente ospite di prestigiosi festival in Francia, tra cui il Festival de la Chaise-Dieu e il Festival Berlioz.

Tra i suoi futuri progetti: La Belle Hélène à Nancy, Madame Favart, entrambe di Offenbach, all’Opéra Comique, e concerti con l’Orchestre Nationale de Lorraine e l’Orchestra di Padova e del Veneto.

Jodie Devos, soprano

Jodie Devos, Soprano

Terminati gli studi presso l’Institut de Musique et de Pédagogie di Namur, nel 2013 Jodie Devos ha conseguito il Master of Arts presso la Royal Academy of Music di Londra. Già vincitrice di numerosi concorsi, nel 2014 ha vinto il Secondo Premio e il Premio del Pubblico al prestigioso Concorso Queen Elisabeth in Belgio, ed è entrata all’Accademia dell’Opéra Comique di Parigi, dove ha partecipato a Die Fledermaus (Ida e poi Adèle) e Les Mousquetaires au couvent di Louis Varney. È stata anche nominata Giovane Talento Artistico 2015 agli International Classical Music Awards (ICMA).

Jodie Devos è inserita in una carriera internazionale, esibendosi con direttori d’orchestra come Paolo Arrivabeni, Laurent Campellone, Mikko Franck, Leonardo Garcia Alarcón, Philippe Jordan, Dmitri Jurowski, Louis Langrée, Antonello Manacorda, Enrique Mazzola, Marc Minkowski, François-Xavier Roth, Christophe Rousset e Guy van Waas, e collabora con registi come Romeo Castellucci, Denis Podalydès, Emilio Sagi, Bob Wilson…

Il suo timbro luminoso e il suo virtuosismo le permettono di affrontare i ruoli più emblematici del repertorio di soprano di coloratura: Olympia in Les Contes d’Hoffmann, Eurydice in Orphée aux Enfers, Lakmé, la Regina della Notte ne Il Flauto Magico, Blonde ne Il ratto dal serraglio, Adèle in Le Comte Ory, Maria ne La figlia del reggimento, Philine in Mignon, La Fée in Cendrillon, Le Feu, Le Rossignol e La princesse ne L’Enfant et les sortilèges, Adèle ne La Chauve-souris, Titania nel Sogno di una notte di mezza estate.

Particolarmente apprezzata per la sua dizione e per le sue qualità di attrice, ella interpreta con uguale successo il repertorio d’opera francese ed in particolare l’opéra- comique: Le Timbre d’argent di Saint-Saëns, La Nonne sanglante di Gounod, Les Mousquetaires au couvent di Varney, Le Chalet d’Adam, Le Domino noir d’Auber. Jodie Devos registra esclusivamente per Outhere Music France.

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