L’OPV al Santuario di San Leopoldo Mandič

Venerdì 10 maggio alle 20.45 l’Orchestra di Padova e del Veneto, guidata da Giacomo Bianchi violino principale e concertatore torna anche quest’anno al Santuario di San Leopoldo Mandič di Padova per l’ormai tradizionale concerto dedicato alla figura di San Leopoldo, portato dallo stesso Papa Francesco quale esempio di Misericordia.

Un programma accattivante che vede protagonisti le musiche di Vivaldi e Bach.

Di raro ascolto Il mottetto Invicti bellate per voce, archi e b.c. RV 628 di Antonio Vivaldi, che apre il programma, scritto per l’Ospedale della Pietà di Venezia. L’opera appartiene ad un gruppo di dodici mottetti smarriti e fortunatamente ritrovati. La parte vocale è affidata a Silvia Regazzo, celebre mezzosoprano e protagonista nei più grandi teatri. Prossimamente (18 maggio) sarà impegnata nel Requiem di Mozart a Padova con la Bottega Tartiniana e l’Iris Ensemble sotto la direzione di Giancarlo Rizzi e, sempre con l’OPV e la direzione di Giacomo Bianchi, canterà (19 maggio) in ricordo del Maestro Claudio Scimone a Piazzola sul Brenta. A fine giugno debutterà allo Spoleto Festival nell’opera Proserpine di Silvia Colasanti. A seguire il Concerto per organo e archi BWV 1056 di Johann Sebastian Bach, all’organo Roberto Loreggian.  Composizione in stile italiano il cui autografo conosciuto prevede come solista lo strumento a tastiera, nella prassi esecutiva si affida volentieri anche al violino, riconosciuto come il suo destinatario d’origine. L’accompagnamento pizzicato della melodia riprende lo stile del concerto all’italiana, ed in particolare lo avvicina allo stile di Vivaldi.

Nella seconda parte della serata Silvia Regazzo, Roberto Loreggian e l’OPV ci offrono una delle composizioni più amate del repertorio sacro del “Prete rosso”, lo Stabat Mater. Aspro e sofferente, lo Stabat Mater offre agli ascoltatori uno sguardo inedito ed un punto di vista privilegiato sull’opera di Vivaldi, conosciuto al grande pubblico soprattutto per gli agili e variopinti concerti. Il testo della sequenza di Jacopone da Todi descrive la sofferenza di Maria, come Madre, ai piedi della Croce, simbolo della sofferenza del mondo. L’opera può essere considerata un ideale antecedente del più noto Stabat Mater di Pergolesi, che verrà composto di lì a pochi anni.

Ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti. Info: www.opvorchestra.it, tel. 049 656848

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