I colori dell’orchestra ed i registri dell’organo a confronto

 

51esimo ciclo dei Concerti di Maggio 2012
organizzato dal Centro Organistico Padovano
Santuario della Madonna Pellegrina
4-11-18-25 maggio 2012

 

I colori dell’orchestra ed i registri dell’organo a confronto per i Concerti di Maggio al Santuario della Madonna Pellegrina

Venerdì 18 maggio Roberto Zarpellon dirige dall’organo l’Orchestra di Padova e del Veneto.

Roberto Zarpellon

L’organista Roberto Zarpellon e l’Orchestra di Padova e del Veneto sono i protagonisti del terzo appuntamento del 51esimo ciclo di Concerti di maggio 2012 organizzato dal Centro Organistico Padovano venerdì 18 maggio 2012 alle 21.00 nel Santuario della Madonna Pellegrina di Padova.

I colori dell’orchestra e i registri dell’organo si confronteranno in un repertorio squisitamente barocco che vedrà Il M. Zarpellon dirigere dall’organo l’Orchestra di Padova e del Veneto nell’esecuzione del Concerto grosso in re maggiore n. 4 di A. Corelli,  del Concerto in fa maggiore n. 13 per organo e orchestra di G. F. Handel, e della Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201 di W.A. Mozart.

il Concerto grosso in re maggiore n. 4, tratto dall’op. 6,  una delle composizioni più famose di A. Corelli, con l’alternanza tra il concertino dei solisti ed il tutti orchestrale, appartiene alla fase storicamente più evoluta del concerto grosso.

Si ispira alla natura il Concerto in fa maggiore n. 13 per organo e orchestra di G. F. Handel (1685-1759), considerato l’inventore del concerto per organo. Conosciuto con il titolo “il cuculo e l’usignolo” per i passaggi virtuosistici dell’organo che richiama il verso dei due animali, la composizione venne eseguita per la prima volta nel 1739 al King’s Theatre, e pubblicata postuma nel 1761, e fu scritta per essere eseguita assieme all’Oratorio Israele in Egitto.

Orchestra di Padova e del Veneto

In omaggio ad Handel ed al barocco, chiude il concerto la Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201 di Mozart. Frequentatore abituale della cerchia del barone van Swieten, grande mecenate viennese e appassionato estimatore di Handel, Mozart si era dedicato alla riorchestrazione di vari oratori handeliani, tra cui il Messiah e l’Alexander’s Feast. Con la capacità che gli fu propria di assimilare ogni manifestazione di genio che lo aveva preceduto, lasciò che il contatto con la musica barocca di Bach ed Handel fiorisse splendidamente nelle sue sinfonie.

La rassegna è organizzata dal Centro Organistico Padovano (C.O.P.) con il patrocinio del Comune di Padova, il Consiglio, Circoscrizionale 4 Sud-Est e con la collaborazione della Fondazione Antonveneta.

L’ingresso a tutti i concerti è libero e gratuito.

Curriculum

Roberto Zarpellon – Nato a Bassano del Grappa, si diploma nel 1985 in organo e composizione al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e nel 1988, si laurea all`Accademia di Musica e Arti Figurative di Vienna. Sempre a Vienna, frequenta i corsi di direzione d´orchestra, composizione, piano e clavicembalo. Debutta come direttore alle Wiener Festwochen nel 1987 e, un anno dopo,  al Mozarteum di Salisburgo. Da allora, la sua attivitá concertistica lo ha portato ad esibirsi a Vienna, Salisburgo, Berlino, Colonia, Budapest ed in altre importanti capitali europee, comprese Venezia e Roma, nonché negli USA ed in Giappone. Il suo repertorio spazia da Monteverdi a Verdi e Puccini. Fondatore della Orchestra da Camera “Lorenzo Da Ponte”, si avvale della ormai ventennale collaborazione di musicisti provenienti dal Concentus Musicus di N. Harnoncourt e dalle migliori formazioni europee. Ha inciso per la Fondazione Mozarteum di Salisburgo, per la DG, la Nuova Era, ed ha registrato per le maggiori Radio e TV italiane ed europee. Autore di Saggi, pubblicazioni e trascrizioni.

Per informazioni:
Centro Organistico Padovano: 049 685716

Un pensiero su “I colori dell’orchestra ed i registri dell’organo a confronto

  1. Straordinaria esecuzione, sotto la direzione del m° Zarpellon, del concerto su esposto. Raramente vi è stata una affluenza di pubblico come in questa circostanza e il gradimento palpabile si è sentito dopo ogni brano… complimenti all’orchestra e al suo direttore/esecutore all’organo.

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