Musica “spazializzata” per il Concerto Natale di OPV al Santo

Musica “spazializzata”, Solidarietà e Art Bonus
per il Concerto Natale di OPV
alla Basilica di S. Antonio

Padova, mercoledì 12 dicembre 2018 ore 20.45

Il direttore Giovanni Battista Rigon e il contralto solista Valeria Girardello protagonisti del Concerto di Natale “spazializzato” che l’OPV dona alla Città mercoledì 12 dicembre, grazie alla collaborazione straordinaria del Comune di Padova e al sostegno di Intesa Sanpaolo  e APS Holding, mecenate “Art Bonus” dell’OPV. Nel corso della serata la condivisione dei messaggi solidali della Regione del Veneto con una raccolta di offerte destinate alle popolazioni venete colpite dall’ondata di maltempo di fine ottobre, e della Fondazione Giovanni Celeghin onlus contro i tumori cerebrali. Inviti gratuiti in distribuzione dal 4 dicembre.

Giovanni Battista Rigon
Giovanni Battista Rigon

Il Natale ha molti suoni. Suoni di innocenza e di semplicità, ma anche di festa e di solennità; e soprattutto suoni di vita di comunità. Nel tradizionale Concerto di Natale alla Basilica del Santo, che si terrà mercoledì 12 dicembre alle ore 20.45, l’Orchestra di Padova e del Veneto proporrà un percorso attraverso tutti questi suoni che tocca molte epoche diverse, fino alla musica del Novecento. A guidare l’orchestra in questo viaggio sarà il direttore Giovanni Battista Rigon, apprezzato interprete del teatro rossiniano e mozartiano, affiancato dalla voce solista di Valeria Girardello, giovane contralto formatosi a Venezia e a Pesaro che ha già all’attivo diversi ruoli operistici in vari teatri d’Europa.

Il concerto è realizzato grazie alla collaborazione straordinaria del Comune di Padova, al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione del Veneto, di Intesa Sanpaolo e al sostegno di APS Holding in qualità di mecenate “Art Bonus” dell’OPV.

Il programma, che il Direttore musicale e artistico dell’OPV Marco Angius ha concepito secondo una originale visione spazializzata, inizierà con un omaggio ad un’antica tradizione musicale veneta, quella del canto a «cori spezzati», nata probabilmente proprio a Padova nel XVI secolo. Nelle tre Canzoni dalle Sacre Sinfonie di Giovanni Gabrieli, proposte nella versione novecentesca di Giorgio Federico Ghedini, l’alternanza dei due cori sarà resa soprattutto a livello timbrico, tramite la contrapposizione di un coro di ottoni e un coro di archi.

A seguire verranno eseguiti due brani dall’Oratorio di Natale di J. S. Bach: la Sinfonia dalla cantata Und es waren Hirten in derselben Gegend (E vi erano dei pastori nelle vicinanze), in cui l’atmosfera pastorale è resa attraverso il ritmo di siciliana e tramite un coro di oboi che richiamano il suono delle zampogne, e l’Aria Schlafe, mein Liebster (Dormi, mio caro) dall’andamento dolce di ninnananna.

Il concerto di Natale dell'OPV alla Basilica del Santo
Il concerto di Natale dell’OPV alla Basilica del Santo

Al linguaggio bachiano si ispira l’Adagio e Fuga K 546 di W. A. Mozart, terzo brano in programma,  in cui un’introduzione lenta di attesa e di stupore trova sfogo nella successiva, travolgente fuga in cui Mozart piega a nuove esigenze espressive l’antica forma contrappuntistica.

Come il primo brano in programma, anche Monumentum pro Gesualdo di I. Stravinsky, eseguito per la prima volta a S. Marco nel 1960, è una rilettura novecentesca di un originale antico: si tratta infatti di una raffinata strumentazione di alcuni madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa, nobile e tormentato musicista napoletano del ‘500 oggetto di un vero e proprio culto nel Novecento, di cui questo brano di Stravinsky è uno dei primi esempi.

Seguiranno due brani tratti dal Messiah di G. F. Händel, uno strumentale, la Pifa, in cui rivive l’atmosfera pastorale già ascoltata in Bach, e uno cantato, l’aria He was despised (Egli fu disprezzato) per contralto e orchestra, di sconvolgente semplicità e intensità.

Il concerto si concluderà con l’Ave Verum Corpus K 618, composto da Mozart verso la fine della sua vita per il coro di una chiesa di villaggio, eseguito nella versione che P. I. Tchaikovsky, ispirandosi alla trascrizione pianistica di Liszt, rielaborò per orchestra e incluse nella sua Suite “Mozartiana” op. 61: un ritorno al suono «corale» del primo brano, e allo stesso tempo una conclusione adatta per un concerto tutto basato sul dialogo e sulla continuità fra compositori di epoche diverse.

Con il Concerto di Natale di quest’anno la Fondazione OPV condivide i messaggi solidali della Regione del Veneto promuovendo, grazie alla collaborazione con Croce Verde Padova, una raccolta di offerte destinate alle popolazioni venete colpite dall’ondata di maltempo di fine ottobre, e della Fondazione Giovanni Celeghin Onlus contro i tumori cerebrali. Giovanni Celeghin, grande imprenditore padovano ed un uomo onesto e generoso, è scomparso nel 2011 a causa di un Glioblastoma Multiforme, il tumore al cervello più aggressivo, ad oggi senza speranza di guarigione. La Fondazione che porta il suo nome vuole onorare la sua memoria nel modo in cui a lui avrebbe fatto piacere: aiutare la ricerca per far sì che i tumori cerebrali facciano meno paura.

La Fondazione Giovanni Celeghin Onlus nasce a Padova nel 2012 con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare progetti di ricerca scientifica sui tumori cerebrali.

Gli inviti gratuiti per il Concerto saranno in distribuzione da martedì 4 dicembre dalle ore 9.00 allo IAT di Galleria Pedrocchi

Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto
049 656848-656626
info@opvorchestra.it
www.opvorchestra.it

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