“Musica dall’aria…musica dalla terra”: quattro interpreti per un evento speciale

Settimane Musicali al Teatro Olimpico
XXIII edizione
Vicenza, 25 maggio / 25 giugno 2014

“Musica dall’aria…musica dalla terra”: quattro  interpreti per un evento speciale

Mercoledì 28 maggio 2014, Tchakerian, Tonolo, Bianchetti e Vidolin saranno protagonisti del secondo appuntamento delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza

Dopo il concerto di apertura, le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza proseguono, mercoledì 28 maggio 2014, ore 21.00, con “Musica dall’aria…Musica dalla terra”: un appuntamento molto speciale, ospitato all’interno del Teatro Olimpico, magnifico gioiello architettonico progettato da Andrea Palladio.

Provenienti da tradizioni musicali differenti , quattro  affermati interpreti daranno  vita ad un evento che non si può definire “concerto”: sarà qualcosa di molto più originale. La formazione sarà costituita da Sonig Tchakerian, violinista italo-armena, responsabile artistica della sezione musica da camera del Festival; Pietro Tonolo, uno dei più noti sassofonisti di jazz europei, che ha iniziato la sua attività giovanissimo suonando in Europa e in America con le band di Gil Evans e Chet Baker; Giancarlo Bianchetti, chitarrista, che ha al suo attivo una significativa produzione discografica e vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale; Alvise Vidolin, regista del suono, musicista informatico e interprete Live Electronics, che ha curato la realizzazione elettronica e la regia del suono di molte opere musicali collaborando con compositori tra i quali si ricordano Claudio Ambrosini, Luciano Berio, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino. 

Lorenzo Arruga, giornalista e critico musicale, spiega con queste suggestive parole il titolo e l’unicità dell’evento cui assisterà il pubblico delle Settimane Musicali. “Musica dall’aria…musica dalla terra” “è una battuta del Giulio Cesare di Shakespeare. Prima della battaglia i soldati sentono provenire misteriosi suoni dalla terra e dall’aria intorno a loro.  È un segno che un evento particolare e solenne della storia manifesta nelle ore della vigilia, è un segno che una tensione strenua dello spirito e del corpo riesce a sentire immisurabilmente”. I nostri musicisti “non suoneranno una partitura scritta”, ma dovranno affidarsi ai propri sensi e ascoltare la musica dall’aria e dalla terra, cercando di rispondere a quello che essi stessi sentiranno “facendo vibrare e consuonare l’Olimpico”.

“Gli strumenti – sassofono, violino, chitarra, percussioni – vivranno una specie di regressione verso la loro origine: in rapporto nudo e diretto con chi li suona e senza ricorrere a formule note si esprimeranno liberi cercando un’intesa concorde e un bandolo per suscitare un tempo continuo senza interruzioni e i loro suoni saranno soccorsi dalle forze elettroniche per l’avventura nello spazio”.

Tutto partirà dal “sacro” riprendendo il “tema dell’antico inno armeno della resurrezione di Nerses  Shnorhali: un canto pieno di pace, un bel modo per cominciare dall’infinito”.

L’appuntamento sarà preceduto, alle ore 19.30, presso l’Odeo del Teatro Olimpico, da una Conversazione con Sonig Tchakerian, Pietro Tonolo e Alvise Vidolin. Il pubblico avrà così la possibilità di conoscere più da vicino la proposta musicale attraverso le parole degli stessi  interpreti protagonisti.

Sonig Tchakerian è un personaggio inconfondibile nel panorama concertistico internazionale. Il suo carattere unisce all’umiltà meticolosa nello studio, l’ardimento nell’interpretazione dove non vuole alcuna nota inerte, né una pausa o un fraseggio, vivendo in prima persona il linguaggio e le scelte degli autori. Per questo, nella trasmissione L’infedele, il brillante pianista iraniano Ramin Bahrami l’ha presentata come una protagonista di quella libertà pur rigorosa che caratterizza “il nuovo Bach”. Di Bach è da poco uscita per la Decca l’incisione integrale della Sonate e Partite per violino solo: Sonig vi è arrivata per un percorso con i grandi classici e dalla messa a fuoco di opere fatte di pezzi diversissimi quasi segretamente uniti. Così l’incisione precedente è dedicata ai 24 Capricci di Paganini, dove ha maturato quel dominio del virtuosismo più ardito che carica la furia o l’abbandono, poi offerto in Bach. Il “fascino soggiogante, il carismatico rigore morale e la potente bellezza d’una capacità tutta sua d’affondare il fraseggio” (Lorenzo Arruga) non è per lei un punto d’arrivo; vive con un’inquieta voglia di cercare oltre, esplorare cose nuove. Se fin da bambina ha imparato a imporsi con l’archetto e con l’esistenza sotto la guida del padre, carismatico medico e violinista; se ha potuto godere di grandi maestri diversissimi, come Accardo e Milstein, e ha creato esperienze intense e coraggiose come la direzione, insieme al marito Titta Rigon – pianista e direttore d’orchestra – delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, suonando con artisti famosi o divenuti tali; e infine se ha il crisma della classicità ufficiale insegnando violino nella scuola di alto perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma, oggi ha aperto anche nuovi percorsi: una performance di Bach a confronto con le sacre pagine di Anselmo d’Aosta; un’avventura oltre il confine del jazz con strumentisti spericolati come il sassofonista Pietro Tonolo e il pianista Paolo Birro; un viaggio di concerti e incontri alla riscoperta delle origini armene. Radici e futuro, per lei due realtà da non tradire.

Nato a Mirano (Venezia) nel 1959, Pietro Tonolo è uno dei più noti sassofonisti di jazz europei. Ha iniziato la sua attività giovanissimo suonando in Europa e in America con le band di Gil Evans e Chet Baker. Ha inciso una novantina di CD come sideman e a suo nome, ottenendo ampi successi e riconoscimenti. Ha collaborato con molti tra i principali jazzisti italiani (Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Enrico Rava, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Roberto Gatto) e europei (Aldo Romano, Tony Oxley, Henri Texier, col quale ha effettuato tournée in Oriente, Africa e America Latina). Ha suonato regolarmente con musicisti come Lee Konitz, Steve Lacy, Joe Lovano, Joe Chambers, Gil Goldstein, Steve Swallow, Paul Motian (del cui “Electric Bebop Band” ha fatto parte) ed è uno dei musicisti italiani che godono della più alta considerazione presso i colleghi d’oltreoceano.

Diplomato a pieni voti in chitarra presso il conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara con il M° Leonardo De Angelis, Giancarlo Bianchetti studia parallelamente chitarra jazz e armonia funzionale col M° Antonio Cavicchi. Dai primi anni ’90 svolge un’intensa attività concertistica che lo porta a suonare con musicisti come Carlo Atti, Steve Grossman, Tony Scott, Marco Tamburini, Ares Tavolazzi, Sandro Gibellini, Piero Odorici, Pietro e Marcello Tonolo, Luciano Milanese, Tullio De Piscopo e i fratelli Pingone. Dal 1990 collabora con la cantante bolognese Silvia Donati, con la quale condivide la passione per la musica brasiliana. Dall’incontro con il chitarrista e cantante brasiliano Zeduardo Martins e il bassista afro-romagnolo Davide Garattoni nasce il primo nucleo del gruppo Arcoiris di cui entreranno a far parte anche il percussionista Roberto Rossi, il trombettista Maurizio Piancastelli e il saxofonista Andrea Olivi. Sempre con Silvia Donati nasce il quartetto AGAS, di matrice più jazzistica, del quale fanno parte il contrabbassista Ares Tavolazzi e l’armonicista Alberto Borsari. Con quest’ultimo registra il CD “Alfonsina y el mar”(Sole e luna records). Dal 1995 al 2004 circa Bianchetti fa parte del gruppo che accompagna Vinicio Capossela, con cui partecipa alla registrazione di tre CD (il Ballo di S.Vito, LiveinVolvo, Canzoni a manovella). In questi anni conosce il polistrumentista e compositore Luciano Titi con cui avvia una collaborazione. Dal 2001 fa parte della Timbuctù orkestra, quartetto capitanato dal bandoneonista/organettista Pepe Medri insieme al contrabbassista Gianluca Ravaglia e al pianista violinista Dimitri Sillato; con Dimitri e il pianista contrabbassista Alessandro Altarocca nasce il gruppo Playground, completato recentemente dall’apporto del clarinettista Achille Succi. Il repertorio si basa principalmente su composizioni di Sillato. Nel 2003 viene invitato da Pietro Tonolo a far parte di un quartetto comprendente, oltre allo stesso Tonolo, il pianista Paolo Birro e il contrabbassista Marco Micheli. Nel 2005 partecipa alla registrazione del cd Di mezzo il mare con l’orchestra dell’etichetta perugina EGEA. Dal 2006 suona nel quintetto del fisarmonicista Simone Zanchini, con cui registra il cd From Marocco to Art, basato sulle composizioni di Frank Marocco e Art Van Damme. Nello stesso anno inizia a lavorare con il Maver quartet del bandoneonista Carlo Maver e registra con il gruppo Jacaré il cd Il primo passo (Irma records). Lavora inoltre con il quartetto terrestre di Alessandro Fedrigo, con Achille Succi e Carlo Canevali e dal 2010 collabora con la cantautrice Patrizia Laquidara e il cantautore Gianmaria Testa. Ha collaborato inoltre con Mirco Menna, Rita Botto, Paola Turci, Flavio Piscopo, Paolo Conte, Francesco Guccini, Marco Ferradini e Bruno Lauzi.

Regista del suono, musicista informatico e interprete Live Electronics, Alvise Vidolin nasce a Padova nel 1949 dove compie studi scientifici e musicali. Ha curato la realizzazione elettronica e la regia del suono di molte opere musicali collaborando con compositori quali Claudio Ambrosini, Giorgio Battistelli, Luciano Berio, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino, per esecuzioni in festival quali Biennale di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Milano Musica, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Ravenna Festival, Settembre Musica e MITO, Festival d’Automne e IRCAM di Parigi, Festival di Salisburgo, Wien Modern, Münchener Biennale, Konzerthaus e Musik-Biennale di Berlino, Donaueschinger Musikstage, Warszawska Jesień, CCOT Festival di Taipei, e in teatri quali Scala, Fenice, Opera di Roma, Comunale di Bologna, Almeida di Londra, Alte Oper di Francoforte, Staatstheater di Stoccarda, Théâtre National de Chaillot, Odéon e Opéra Bastille di Parigi, Opéra National du Rhin di Strasburgo. Collabora dal 1974 con il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell’Università di Padova partecipando alla sua fondazione, svolgendo attività didattica e di ricerca nel campo dell’informatica musicale ed è tuttora membro del direttivo. Co-fondatore dell’Associazione di Informatica Musicale Italiana (AIMI) ne ha assunto la presidenza nel triennio 1988-1990. Dal 1977 ha collaborato in varie occasioni con la Biennale di Venezia soprattutto in veste di responsabile del Laboratorio permanente per l’Informatica Musicale della Biennale (LIMB). Dal 1992 al 1998 ha collaborato con il Centro Tempo Reale di Firenze come responsabile della produzione musicale e dal 1976 al 2009 è stato titolare della cattedra di Musica Elettronica presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia. E’ inoltre docente di Esecuzione e Interpretazione della Musica Elettroacustica presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova, membro del comitato scientifico della Fondazione Archivio Luigi Nono e Socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti. Ha pubblicato lavori di carattere scientifico e divulgativo e tenuto numerose conferenze sui rapporti fra musica e tecnologia. Svolge attività didattica e di ricerca nel campo del Sound and Music Computing, studiando le potenzialità compositive ed esecutive offerte dai mezzi informatici e dai sistemi multimodali.

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico fanno parte del grande circuito europeo di festival associati all’EFA, European Festival Association, tra cui BBC Proms, Lucerne Festival, Berliner Festspiele, Zurcher Festspiele, Prague Spring Festival e – in Italia – ROF di Pesaro, Ravenna Festival, Merano e Stresa Festival, MiTo Settembre Musica.

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, si avvalgono del patrocinio e del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione del Veneto della Provincia di Vicenza e del Comune di Vicenza; sono inoltre sostenute dalla Fondazione Cariverona, dalla Fondazione Giuseppe Roi, da Paolo Marzotto, dalla Banca Intesa San Paolo, dalla Banca Popolare di Vicenza, da Enel S.p.a., da Tde Macno e dalla Zeta Farmaceutici-Marco Viti.

Media Partner: Radio Tre, Classica, Il Giornale di Vicenza

Per informazioni:
Settimane Musicali al Teatro Olimpico
tel: 0444/302425
mail: info@olimpico.vicenza.it
web: www.olimpico.vicenza.it

Biglietteria
Online http://www.olimpico.vicenza.it/infoandtickets

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